fptbty Fasi della vecchiaia: cambiamenti fisici e psicologici 5 minuti Durante la terza età ci troviamo nella fase avanzata della nostra vita e, sebbene alcune capacità diminuiscano, si consolida anche la piena maturità psicologica. Come possiamo definire la vecchiaia? Quali fasi della vecchiaia possiamo individuare e in cosa differiscono? Secondo Orosa (2014), citato in un articolo di Martínez et al. (2018), la vecchiaia è un concetto astratto, una fase della vita. D’altra parte, autori come María del Carmen Amaro (2016), la considerano una costruzione socio-antropologica. A grandi linee possiamo dire che la vecchiaia, detta anche terza età, è l’ultimo periodo della vita, che segue la maturità. In questa fase siamo già in età avanzata e, sebbene alcune capacità diminuiscano, si consolida anche la piena maturità psicologica. Le 3 fasi della vecchiaia Possiamo distinguere tre fasi della vecchiaia: prevecchiaia, vecchiaia propriamente detta e anzianità. Scopriamo quali cambiamenti avvengono a livello fisico e psichico in ciascuna di queste tre fasi. Si tratta di cambiamenti generali, che non sempre avvengono nello stesso modo (o alla stessa età) in tutte le persone. Fase 1: prevecchiaia La prima fase della vecchiaia è la cosiddetta prevecchiaia che va dai 55 ai 65 anni circa. Nelle donne, questa fase di solito coincide con l’ultimo ciclo mestruale, ovvero con l’arrivo della menopausa. È la fase che precede la vecchiaia stessa, in cui le funzioni fisiologiche e cognitive declinano gradualmente. Fisico A livello fisico possono comparire disturbi del sonno. Le ore di sonno diminuiscono ed è comune anche una minore attività metabolica, dunque si tende a ingrassare. La digestione diventa più lenta e più pesante, la massa muscolare si atrofizza. Psicologico A livello psicologico, la malinconia può apparire ricordando i momenti passati. È comune confrontare il presente con il passato. D’altra parte, se si hanno figli fa capolino la sindrome del nido vuoto (quando i figli lasciano la casa). In questa fase possono comparire anche momenti di solitudine e noia, soprattutto se la persona va in pensione anticipata o è vedova. Fase 2: vecchiaia propriamente detta La seconda delle fasi della vecchiaia va dai 65 ai 79 anni circa. È la vecchiaia “pura”, periodo in cui le funzioni fisiologiche si indeboliscono ulteriormente. È anche comune pensare al passato e rivivere i ricordi. Fisico A livello fisico, compaiono tutti i cambiamenti tipici: le ossa si indeboliscono, sorgono problemi posturali e muscolari che causano dolore. Fare grandi sforzi di solito non è più possibile. Compaiono anche disturbi digestivi e aumenta il rischio di soffrire di alcune neoplasie. Ne soffrono anche i sensi, soprattutto la vista (per esempio con la cataratta ) e l’udito (sordità). Questo può contribuire a un male più grande: l’isolamento. Psicologico Alla pari della sfera fisica, anche a livello psichico aumenta il declino dei processi cognitivi. L’intelligenza cristallizzata è alla sua massima capacità (tutto quanto è stato appreso); Al contrario, l’intelligenza fluida, correlata all’agilità mentale, è solitamente al suo punto più basso. Inoltre, è in questa fase che il rischio di demenza inizia ad aumentare (a partire dai 65 anni). Nel caso specifico dell’Alzheimer, una delle demenze più comuni, aumenta con l’età. Secondo il DSM-5 (APA, 2013), a di 65 anni la prevalenza del morbo di Alzheimer è pari allo 0,6% negli uomini e dello 0,8% nelle donne; a 85, 11% contro 14%, e al 90, 21% vs. 25%. Fase 3: anzianità L’ultima fase della vecchiaia va dagli 80 anni in poi; è evidente il cambiamento qualitativo a livello fisico e psicologico. Fisico Predomina la fragilità delle ossa e delle articolazioni; questo, sommato ad altri cambiamenti fisici, può ridurre l’autonomia della persona. Gli anziani in questa fase a volte possono continuare a vivere da soli, altre volte è già molto difficile. Compaiono anche altri problemi di salute che rendono la persona più vulnerabile in questa fase. Psicologico A livello psicologico, possono insorgere con maggiore probabilità disturbi mentali, come la depressione, dovuti alla solitudine e ad altri fattori. C’è anche un rischio maggiore di isolamento sociale, dovuto a due motivi: gli amici muoiono e la mancanza di autonomia rende difficile uscire di casa. Le fasi della vecchiaia possono susseguirsi in modi diversi Sebbene ogni persona invecchi a modo suo, ciascuna di queste tre fasi della vecchiaia può avvenire in due modi: naturalmente, ovvero fisiologicamente, e patologicamente. In cosa consiste ciascuna forma? Invecchiamento fisiologico In questo caso, i processi degenerativi o le malattie non impediscono alla persona di adattarsi al proprio ambiente. Questi cambiamenti fanno parte della sua naturale evoluzione. Pertanto, la persona invecchia in modo “positivo”, nonostante i cambiamenti inevitabili. In breve: si adatta poco per volta alla nuova realtà. Invecchiamento patologico Al contrario, l’invecchiamento patologico si verifica quando i processi degenerativi e le malattie rendono difficile per la persona adattarsi al proprio ambiente. Compaiono anche malattie più gravi e invalidanti. Riflessioni finali sulle fasi della vecchiaia Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ), tra il 2000 e il 2050 la proporzione degli abitanti del pianeta over 60 raddoppierà. Ciò significa che nel corso di questo mezzo secolo, passeremo da 605 milioni a 2 miliardi di persone anziane o più. Come abbiamo visto, la terza età comprende diverse fasi. Si tratta di una fase vitale e di un processo fisiologico in cui compaiono cambiamenti fisici, sociali e psicologici. “La vita cambia e il passare del tempo fa cambiare anche noi.” L’invecchiamento è un processo graduale, che avviene in modo naturale e dinamico, e che non possiamo evitare. Alcune persone affrontano meglio di altre l’età avanzata, e ciò dipende da diversi fattori: supporto sociale, personalità, risorse personali, risorse sociali, presenza o assenza di disturbi psicologici, ecc. Condividi:FacebookXMi piace:Mi piace Caricamento... Navigazione articoli Il disagio giovanile,